Festa dei Santi o…. delle zucche?
Da qualche anno, ormai, alla fine di ottobre siamo invasi da immagini di zucche, pipistrelli, e altre amenità in stile horror. È la festa di “Halloween”, entrata perfino nel mondo della scuola. Da più parti, di fronte al crescere di questo fenomeno, si è cominciato a manifestare una certa preoccupazione per questo carnevale fuori stagione.
Chi ormai più si ricorda, non solo tra i bambini e i giovani, la festività cristiana che Halloween va soppiantando: Ognissanti. Il 1 novembre, quando è ricordato dai mezzi di comunicazione, è praticamente confuso con la festività dei defunti, che cade in realtà il giorno dopo.
Eppure il nome Halloween altro non è che la storpiatura americana del termine - in inglese di Irlanda - All Hollows' Eve: la vigilia di Ognissanti. Questa antichissima festa arrivò negli Stati Uniti insieme agli emigranti irlandesi, e là si radicò, per subire poi, in tempi recenti, una radicale trasformazione; dagli schermi di Hollywood la moda di Halloween è ritornata così da qualche anno nella vecchia Europa. Ovviamente il vecchio continente non poteva rimanere a lungo senza adottare il nuovo “culto”; così vediamo diffondersi sempre di più da noi Halloween con il suo corteo di articoli più o meno macabri che si propone come una parodia della religiosità cristiana autentica, a fini prevalentemente consumistici.
Tuttavia Halloween non può essere considerata semplicemente un fenomeno commerciale: è importante conoscere e saper valutare bene le sue radici culturali, e anche le implicazioni esoteriche che sono andate a sovrapporsi e a cavalcare ambiguamente questa ricorrenza. Il 31 ottobre è infatti diventata una data importante per l’esoterismo nei cui testi troviamo queste definizioni: “Torna il Gran Sabba per quattro volte all'anno... Halloween che è forse la festa più cara”; “Samhain è il giorno più "magico" di tutto l'anno, capodanno di tutto il mondo esoterico”; “La festa più importante dell'anno per i seguaci di satana”.
La data di una importante ricorrenza della cultura celtica prima e di quella cristiana dopo è entrata così a far parte del calendario dell’occultismo. L’esoterismo, che oggi viaggia a gonfie vele anche attraverso polpettoni best seller come i codici di Dan Brown, si propone di fatto di dare una spiegazione completa dell’universo, della creazione e di Dio, attraverso una “conoscenza” (gnosi) iniziatica che pretende di completare e superare l’esperienza del reale mediante il possesso di presunte verità occulte.
Occorre ritornare al significato autentico di Ognissanti, recuperando il valore autentico del periodo dell'anno dedicato alle persone care che non sono più con noi. L’Halloween attuale porta invece in sè un atteggiamento negativo verso la morte e verso i defunti, come se i morti fossero solo qualcosa di ostile da cui difendersi. Si vuole esorcizzare la morte, facendone la caricatura.
La visione giocosa di un Halloween per bambini, che aveva nei bambini i primi interlocutori, sta dunque lasciando il posto ad una mitologia più inquietante? Questa Halloween ormai quasi totalmente rescissa dalle sue più profonde radici è di fatto solo una delle varie manifestazioni con cui si tenta di sostituire le feste cristiane con feste neopagane e di trasformare i comportamenti dei nostri ragazzi. E’ necessario analizzare un fenomeno che forse, per la maggior parte della gente, è una carnevalata priva di significato, una festa del tutto estranea alla nostra cultura e alle nostre tradizioni, ma che rischia di fare concorrenza sleale alle belle feste cristiane del 1° e 2 novembre, e che ha preso piede solo perché attorno alle zucche vi è un grande business che specula su questa festa.
Halloween, in ogni caso, non si può ignorare, e ormai fa parte dello scenario dei nostri tempi. Che fare dunque? Combatterla in quanto usanza che cancella le care tradizioni di memoria e di raccoglimento attorno al ricordo dei nostri cari che non sono più di questo mondo, afferma qualcuno, che mina alle radici il principio cristiano della comunione dei Santi, vale a dire del rapporto e della solidarietà di tutti i fedeli in grazia di Dio, viventi o defunti che siano. Educatori e famiglie dovrebbero mobilitarsi contro questa diseducazione del buon gusto, contro questa profanazione del mistero della morte e della vita dopo la morte, ma non è facile andare controcorrente, sfidare le mode imperanti. Halloween: in inglese “vigilia di Ognissanti“. Forse la più antica festività dell’Occidente: vale la pena regalarla a ciarlatani ed occultisti?
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