CHIESA LOCALE
Riuniti nella mano di Dio
Dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
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Nella foto: (da sin.) padre Deac,
la pastora Manocchio e mons. Brollo.
Nella foto: (da sin.) padre Deac,
la pastora Manocchio e mons. Brollo.
UDINE (16 gennaio, ore 12.15) - «Essere riuniti nella tua mano (Ezechiele 37, 17)». È il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che le diocesi italiane celebreranno come sempre dal 18 al 25 gennaio. Nell’Arcidiocesi di Udine, l’appuntamento principale promosso dalla Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo è un incontro di preghiera per invocare il raggiungimento della piena unità dei cristiani (cattolici, ortodossi protestanti) che è il volere di Cristo stesso. L’incontro è programmato per domenica 25 gennaio alle ore 18, presso la parrocchia ortodossa romena di san Basilio, in via Tomadini 3 a Udine. Alla veglia parteciperanno l’Arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, il parroco romeno-ortodosso padre Iustinian Deac e la pastora valdese-metodista Mirella Manocchio.
Anche quest’anno il tema della Settimana per l’unità dei cristiani è presentato con un messaggio firmato dal presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo mons. Vincenzo Paglia, dal presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Domenico Maselli, e dall’Arcivescovo-metropolita ortodosso d’Italia e di Malta ed Esarca per l’Europa meridionale, mons. Gennadios Zervos. «Anche oggi – si legge nel messaggio - il mondo cerca unità. È un altro momento in cui sembra impossibile l’intervento di Dio; il mondo occidentale, dove non mancano i mezzi di sussistenza, corre dietro a sogni irraggiungibili e sembra dimenticare quali siano i significati veri della vita. Il cosiddetto terzo mondo si trova nella quasi impossibilità di vivere per la mancanza assoluta dei beni di sostentamento». In questo contesto, i cristiani «sentono l’urgenza di fare propria la visione di Ezechiele: essere riuniti in modo di formare un solo bastone nella mano di Dio. In questa direzione essi hanno una sola arma: la preghiera, che rivolgono a Dio da ogni parte della terra e che esige da loro una conversione all’amore e ad alla giustizia».
La Settimana per l’unità pone «le comunità cristiane di fronte alle vecchie e alle nuove divisioni – conclude il messaggio –, alla guerra e alla violenza, all’ingiustizia economica e alla povertà, alla crisi ecologica, alla discriminazione e al pregiudizio sociale, alla malattia e alla sofferenza, alla pluralità delle religioni per giungere infine a proclamare la speranza cristiana».
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