Benedetto XVI alla Cisl: dalla crisi economica si esce cambiando i rapporti tra mercato e lavoro, con la concertazione e la solidarietà. Il ruolo del sindacato è fondamentale
Oltre un secolo di studi e di magistero sociale da parte della Chiesa offrono gli strumenti per “leggere” cause e vie d’uscita da una crisi economica mondiale che, se genera certamente allarme, può essere sfruttata come trampolino di lancio per ripensare gli attuali meccanismi finanziari. E’ il primo pensiero che Benedetto XVI affida agli esponenti della Cisl, riuniti nella Sala Clementina:
“La grande sfida ed opportunità che la preoccupante crisi economica del momento invita a saper cogliere, è di trovare una nuova sintesi tra bene comune e mercato, tra capitale e lavoro”.
Il Papa ha poggiato la sua riflessione sugli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa i quali, ha ricordato, fin dall’alba del XX secolo - con la celebre Enciclica di Leone XIII Rerum novarum - difesero l’“inalienabile dignità dei lavoratori”, e contribuirono a promuovere la visione cristiana del lavoro. In epoca recente, ha proseguito il Pontefice, tanto la Centesimus annus quanto la precedente Laborem exercens di Giovanni Paolo II hanno sviluppato questo specifico magistero. E la sostanza, ha affermato Benedetto XVI citando la seconda delle due Encicliche di Papa Wojtyla, è che “la Chiesa non ha mai smesso di considerare i problemi del lavoro all’interno di una questione sociale” che “condiziona” singoli e famiglie e che chiede sia affrontata con l’arma della solidarietà:
“Per superare la crisi economica e sociale che stiamo vivendo, sappiamo che occorre uno sforzo libero e responsabile da parte di tutti; è necessario, cioè, superare gli interessi particolaristici e di settore, così da affrontare insieme ed uniti le difficoltà che investono ogni ambito della società, in modo speciale il mondo del lavoro. Mai come oggi si avverte una tale urgenza; le difficoltà che travagliano il mondo del lavoro spingono ad una effettiva e più serrata concertazione tra le molteplici e diverse componenti della società”.
Del resto, ha osservato il Papa, il “richiamo alla collaborazione” - antico quanto la Bibbia - acquista un senso particolare nei momenti difficili:
“L’auspicio è quindi che dall’attuale crisi mondiale scaturisca la volontà comune chi dai vita a una nuova cultura della solidarietà e della partecipazione responsabile, condizioni indispensabili per costruire insieme l’avvenire del nostro pianeta”.
Ricordando come le più recenti Encicliche sociali avevano riconosciuto “il ruolo e l’importanza strategica dei sindacati”, Benedetto XVI ha concluso rivolgendo alla Cisl questa esortazione:
“Il mondo ha bisogno di persone che si dedichino con disinteresse alla causa del lavoro nel pieno rispetto della dignità umana e del bene comune. La Chiesa, che apprezza il ruolo fondamentale dei sindacati, vi è vicina oggi come ieri, ed è pronta ad aiutarvi, perché possiate adempiere al meglio il vostro compito nella società”.
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