Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.
Dal versetto evidenziato è partita l'omelia della Messa delle 11 celebrata dal parroco Mons. Igno Schiff.
Due temi convergevano in questa messa: i marinai celebravano la loro patrona Santa Barbara, i parrocchiani, come ogni anno in coincidenza con l'anniversario della Consacrazione del Duomo, celebravano la festa del mandato. Il parroco ha dato incarico ad ogni operatore pastorale di portare Gesù a tutti i Sangiorgini che incontreranno nella loro attività e tutti hanno pregato per averne la forza.
Novità di quest'anno: c'era un operatore in meno Tonino Taverna che da meno di un anno ci ha lasciati.
Il coro femminile parrocchiale è stato accompagnato dall'organo nuovo che alla fine ci ha accompagnati verso l'uscita con suoni squillanti! Diciamo che il sogno di vedere e sentire un organo tradizionale, non elettronico nel nostro Duomo si è avverato.
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