EUROPA/SPAGNA - Al via nuova campagna triennale contro la fame
Madrid (Agenzia Fides) – La ong della Chiesa cattolica spagnola “Manos Unidas”, che si occupa di sviluppo, lancia una nuova campagna annuale contro la fame: “Plántale cara al hambre: siembra”. Inoltre, in occasione della Giornata nazionale della ong che si celebrerà il 14 febbraio, in tutta la Spagna saranno intraprese iniziative ed eventi. Secondo le informazioni pervenute a Fides, la campagna segna l’inizio di un triennio di lotta alla fame (2016-2018) durante il quale la ong si impegnerà per dare risposta alle cause e ai problemi che provocano la fame nel mondo, partendo da una tripla prospettiva: il cattivo uso delle risorse alimentari ed energetiche; un sistema economico internazionale che esclude le fasce deboli e alcuni stili di vita e consumo che aumentano la vulnerabilità e l’emarginazione. (AP) (20/1/2016 Agenzia Fides)
AFRICA/BURKINA FASO - “La nostra sola arma è la preghiera” affermano i Vescovi nel condannare l’assalto di Ouagadougou
Ouagadougou (Agenzia Fides) - “Le ferite inferte a persone concrete sono sentite dalla nazione intera. Nel vivere il lutto nazionale, vi invitiamo a ricordare e a pregare per le vittime, i feriti, le loro famiglie e i loro amici” afferma un comunicato della Conferenza Episcopale del Burkina Faso e Niger, pervenuto a Fides, nel quale si invitano i fedeli a pregare per le vittime degli assalti perpetrati a Ouagadougou nella notte tra il 15 e il 16 gennaio, da membri di AQMI (Al Qaida nel Maghreb Islamico).
“La nostra sola arma è la preghiera” sottolineano i Vescovi. “Possano tutti i credenti accrescere l’ardore della preghiera come abbiamo fatto in altre circostanze. La nostra invocazione per l’unità nazionale resterà sempre la nostra forza” conclude il comunicato.
Il bilancio dell’assalto all’Hotel Splendid e al vicino bar-ristorante “Le Cappuccino” è di 30 vittime. Tre assalitori sono stati uccisi nello scontro a fuoco per liberare gli ostaggi nell’hotel, mentre secondo alcune fonti altri tre terroristi sarebbero riusciti a fuggire.
Nel frattempo cresce la mobilitazione internazionale per chiedere il rilascio di una coppia di medici australiana (e non austriaci come detto in un primo momento) rapiti a Baraboulé, nel nord del Burkina Faso, alla frontiera con il Niger e il Mali.
L’annuncio del rapimento dei due ottantenni è avvenuto qualche ora dopo l’assalto nella capitale. Il rapimento è stato rivendicato dal gruppo jihadista maliano Ansar al Dine. (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2016)
“La nostra sola arma è la preghiera” sottolineano i Vescovi. “Possano tutti i credenti accrescere l’ardore della preghiera come abbiamo fatto in altre circostanze. La nostra invocazione per l’unità nazionale resterà sempre la nostra forza” conclude il comunicato.
Il bilancio dell’assalto all’Hotel Splendid e al vicino bar-ristorante “Le Cappuccino” è di 30 vittime. Tre assalitori sono stati uccisi nello scontro a fuoco per liberare gli ostaggi nell’hotel, mentre secondo alcune fonti altri tre terroristi sarebbero riusciti a fuggire.
Nel frattempo cresce la mobilitazione internazionale per chiedere il rilascio di una coppia di medici australiana (e non austriaci come detto in un primo momento) rapiti a Baraboulé, nel nord del Burkina Faso, alla frontiera con il Niger e il Mali.
L’annuncio del rapimento dei due ottantenni è avvenuto qualche ora dopo l’assalto nella capitale. Il rapimento è stato rivendicato dal gruppo jihadista maliano Ansar al Dine. (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2016)
AFRICA/NIGERIA - Il Card. Onaiyekan: “Da 20 anni assistiamo alla crescita del fanatismo religioso che alimenta la violenza”
Abuja (Agenzia Fides) - Le violenze a sfondo religioso in Nigeria vengono da lontano, ha affermato il Cardinale John Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja, nel suo intervento alla facoltà di Giurisprudenza dell’Ahmadu Bello University, a Zaria, nello Stato di Kaduna.
“Circa due decenni fa, abbiamo iniziato a vedere la crescita di un fenomeno che colpisce negativamente l’armonia religiosa” ha detto. “Abbiamo cominciato a vedere la crescita di un rigido fanatismo, che tiene la gente così strettamente aderente alla propria fede al punto di affermare che solo loro sono accetti agli occhi di Dio. Questo porta ad escludere totalmente tutti coloro che non seguono la linea (di questi fanatici)”.
Il Cardinale ha sottolineato che i fanatici, musulmani ma anche cristiani, interpretano in maniera distorta brani del Corano e della Bibbia. “Abbiamo visto - aggiunge il Cardinale - come l’estremismo dottrinale si trasformi facilmente in violenza fisica. Disordini e conflitti mortali sono sviluppi naturali della negazione fanatica ed esclusiva dell’altro. L’anomalia di Boko Haram è un chiaro caso”.
Per questo il Card. Onaiyekan afferma che “condannare le violenze dei terroristi non è sufficiente. Dobbiamo anche far fronte al grave pericolo costituito da coloro che predicano l’esclusione delle altre fedi, che siano nelle moschee o nelle chiese”. (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2016)
“Circa due decenni fa, abbiamo iniziato a vedere la crescita di un fenomeno che colpisce negativamente l’armonia religiosa” ha detto. “Abbiamo cominciato a vedere la crescita di un rigido fanatismo, che tiene la gente così strettamente aderente alla propria fede al punto di affermare che solo loro sono accetti agli occhi di Dio. Questo porta ad escludere totalmente tutti coloro che non seguono la linea (di questi fanatici)”.
Il Cardinale ha sottolineato che i fanatici, musulmani ma anche cristiani, interpretano in maniera distorta brani del Corano e della Bibbia. “Abbiamo visto - aggiunge il Cardinale - come l’estremismo dottrinale si trasformi facilmente in violenza fisica. Disordini e conflitti mortali sono sviluppi naturali della negazione fanatica ed esclusiva dell’altro. L’anomalia di Boko Haram è un chiaro caso”.
Per questo il Card. Onaiyekan afferma che “condannare le violenze dei terroristi non è sufficiente. Dobbiamo anche far fronte al grave pericolo costituito da coloro che predicano l’esclusione delle altre fedi, che siano nelle moschee o nelle chiese”. (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2016)
ASIA/PAKISTAN - Assalto dei talebani all'università: chiese e società civile contro il terrorismo
Peshawar (Agenzia Fides) – Un gruppo di militanti talebani ha preso d'assalto questa mattina la Bacha Khan University a Charsadda, cittadina nel Nord del Pakistan tra Islamabad e Peshawar, uccidendo in modo indiscriminato studenti e professori, nelle aule e negli alloggi. Dopo l’intervento delle forze di polizia, il bilancio provvisorio delle vittime è di 30 morti, inclusi 4 terroristi e oltre 60 feriti. L'attacco, rivendicato dal gruppo Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP), i cosiddetti “talebani pakistani”, giunge a un anno dall'attentato alla scuola militare che a dicembre 2014 uccise a Peshawar oltre 150 persone, per la maggior parte bambini. Il TTP ha avvertito che porterà ulteriori assalti a università, collegi e scuole, soprattutto appartenenti all’esercito.
Samule Pervaiz Asghar, arcidiacono della Chiesa anglicana a Peshawar, dichiara a Fides: “Il terrorismo è una piaga in Pakistan e in tutto il mondo. Siamo sconvolti e senza parole. Condanniamo questa violenza insensata. Come cristiani siamo un popolo che cerca di costruire pace e armonia nella società. Siamo convinti che in Pakistan questa sia la nostra missione. Usiamo anche l’arma della preghiera: preghiamo anche per i terroristi, che Dio illumini le loro menti, perché abbandonino la violenza contro innocenti”.
“E' un evento tragico soprattutto per la scelta degli obiettivi soft, con meno disposizioni di sicurezza, come scuole e università e non basi militari” aggiunge a Fides Ghulam Dastagir, giornalista e intellettuale di Peshawar, membro della Ong “Human Rights Commission of Pakistan”. Significativa è la scelta: “Si intende colpire simbolicamente un istituto di istruzione: i talebani nella regione hanno distrutto in passato già oltre 400 scuole. Oggi cercano visibilità” spiega. Secondo Dastagir, “è una questione interna al Pakistan e non legata allo Stato Islamico (IS): i TTP non hanno rivendicato comunanza ideologica o strategica con l’IS, anche se non è escluso possano farlo in futuro”. Per combattere il terrorismo, conclude, “urge una strategia complessiva e più efficace dello stato. La società civile, le chiese, le istituzioni religiose possono dare un supporto con marce pacifiche, veglie di preghiera, con un’opera di sensibilizzazione culturale. Ma una risposta concreta s petta al governo". (PA) (Agenzia Fides 20/1/2016)
Samule Pervaiz Asghar, arcidiacono della Chiesa anglicana a Peshawar, dichiara a Fides: “Il terrorismo è una piaga in Pakistan e in tutto il mondo. Siamo sconvolti e senza parole. Condanniamo questa violenza insensata. Come cristiani siamo un popolo che cerca di costruire pace e armonia nella società. Siamo convinti che in Pakistan questa sia la nostra missione. Usiamo anche l’arma della preghiera: preghiamo anche per i terroristi, che Dio illumini le loro menti, perché abbandonino la violenza contro innocenti”.
“E' un evento tragico soprattutto per la scelta degli obiettivi soft, con meno disposizioni di sicurezza, come scuole e università e non basi militari” aggiunge a Fides Ghulam Dastagir, giornalista e intellettuale di Peshawar, membro della Ong “Human Rights Commission of Pakistan”. Significativa è la scelta: “Si intende colpire simbolicamente un istituto di istruzione: i talebani nella regione hanno distrutto in passato già oltre 400 scuole. Oggi cercano visibilità” spiega. Secondo Dastagir, “è una questione interna al Pakistan e non legata allo Stato Islamico (IS): i TTP non hanno rivendicato comunanza ideologica o strategica con l’IS, anche se non è escluso possano farlo in futuro”. Per combattere il terrorismo, conclude, “urge una strategia complessiva e più efficace dello stato. La società civile, le chiese, le istituzioni religiose possono dare un supporto con marce pacifiche, veglie di preghiera, con un’opera di sensibilizzazione culturale. Ma una risposta concreta s petta al governo". (PA) (Agenzia Fides 20/1/2016)
ASIA/SIRIA - Il Patriarca siro ortodosso organizza un incontro con i diplomatici presenti a Damasco
Damasco (Agenzia Fides) – Sua Beatitudine Mar Ignatius Aphrem II, Patriarca siro ortodosso di Antiochia, ha organizzato un ricevimento in occasione dell'inizio del nuovo anno a cui sono stati invitati tutti i diplomatici accreditati presso la Repubblica araba di Siria. Il ricevimento si è svolto ieri presso la sede patriarcale, situata nel quartiere di Bab Tuma, nell'area della Città vecchia di Damasco. Al ricevimento hanno preso parte tra gli altri anche l'Arcivescovo Mario Zenari, Nunzio apostolico a Damasco, insieme agli ambasciatori di Argentina, Armenia, Bielorussia, Egitto, India, Indonesia, Russia, Ucraina, Cuba, Iran, Pakistan, Iraq, Brasile e Venezuela. Durante il suo discorso ai diplomatici accreditati presso il governo di Damasco, il Patriarca Mar Ignatius Aphrem ha ribadito che il terrorismo e la guerra in atto in Siria sono alimentati dall'esterno, e ha rinnovato l'appello al sostegno internazinale nei confronti del popolo siriano.
Nei giorni scorsi, il Patriarca siro ortodosso si era recato a Qamishli, nel governatorato siriano nord-orientale di Hassakè, per compiere una mediazione riconciliatrice tra le milizie curde e i gruppi di autodifesa Sootoro, formati in prevalenza da cristiani siri e assiri, che l'11 gennaio si erano scontrati per il controllo di un checkpoint (vedi Fides 12/1/2016). In quell'occasione, l'attacco curdo al posto di controllo presidiato dai miliziani di Sootoro aveva provocato uno scontro a fuoco, durato un'ora, durante il quale aveva perso la vita il miliziano assiro David Gabriel ed erano rimasti feriti alcuni soldati curdi. (GV) (Agenzia Fides 20/1/2016).
Nei giorni scorsi, il Patriarca siro ortodosso si era recato a Qamishli, nel governatorato siriano nord-orientale di Hassakè, per compiere una mediazione riconciliatrice tra le milizie curde e i gruppi di autodifesa Sootoro, formati in prevalenza da cristiani siri e assiri, che l'11 gennaio si erano scontrati per il controllo di un checkpoint (vedi Fides 12/1/2016). In quell'occasione, l'attacco curdo al posto di controllo presidiato dai miliziani di Sootoro aveva provocato uno scontro a fuoco, durato un'ora, durante il quale aveva perso la vita il miliziano assiro David Gabriel ed erano rimasti feriti alcuni soldati curdi. (GV) (Agenzia Fides 20/1/2016).
ASIA/IRAQ - I raid della coalizione su Mosul devastano anche una chiesa
Mosul (Agenzia Fides) – Nella notte ra lunedì 18 e martedì 19 gennaio, i bombardamenti aerei compiuti dalla coalizione internazionale su Mosul – conquistata nel giugno 2014 dai jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) – hanno colpito la chiesa siro-ortodossa dedicata alla Vergine Maria, nella zona del mercato. Fonti locali hanno riferito al sito d'informazione ankawa.com che la chiesa era occupata da elementi del Califfato, e che è stata devastata dal bombardamento subito. (GV) (Agenzia Fides 20/1/2016)
ASIA/CINA - Le “Mense della Carità” a servizio di migliaia di poveri di Xi An
Xi An (Agenzia Fides) – “Sono loro che hanno portato il calore ai clochard” era il titolo sulla prima pagina del quotidiano Chinese Business View (500 mila copie cartacee giornaliere e 17 milioni di visitatori per l’edizione in internet) della provincia cinese dello Shaan Xi. L’articolo mostrava grande apprezzamento per due iniziative gestite da volontari cattolici: la “Mensa della Carità della domenica” della parrocchia di Nan Tang e la “Mensa della Misericordia del Fiume Giallo” della parrocchia di Tian Xing, entrambe dell’arcidiocesi di Xi An, capoluogo della provincia.
Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, la “Mensa della Carità della domenica” è stata fondata tre anni fa, e ogni domenica offre il pranzo ai barboni, ai senzatetto, ma anche ai lavoratori immigrati e ai contadini. Come spiegano i parrocchiani, “siamo aperti a tutti i bisognosi, perché siamo seguaci di Gesù misericordioso”. Per migliorare il loro servizio, la scorsa estate hanno riparato e ristrutturato la cucina della parrocchia, per offrire un locale accogliente e attrezzato anche con l’aria condizionata, inoltre hanno installato una doccia nei pressi della piazza della chiesa.
Dopo la messa domenicale i volontari si dedicano a questo servizio. Periodicamente ci sono anche dei medici cattolici che prestano servizio gratuitamente facendo le visite a chi ne ha necessità. A Natale, in inverno ed in estate, gli stessi volontari che gestiscono la mensa distribuiscono vestiti, bevande calde o fresche, alla stazione e in vari luoghi pubblici. Secondo statistiche non complete, nel 2015 circa 5 mila persone hanno usufruito della “Mensa della Carità della domenica”, finanziata dalla parrocchia stessa con circa 2 mila euro. Invece la “Mensa della Misericordia del Fiume Giallo” della parrocchia di Tian Xing è attiva da ben 10 anni, e ogni lunedì, mercoledì e venerdì offre la cena a senzatetto e bisognosi. In entrambe le cucine la qualità dei cibi è sotto stretto controllo sanitario, ma soprattutto si vive una grande accoglienza e l’amore cristiano per questi abbandonati ed emarginati dalla società. (NZ) (Agenzia Fides 2016/01/20)
Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, la “Mensa della Carità della domenica” è stata fondata tre anni fa, e ogni domenica offre il pranzo ai barboni, ai senzatetto, ma anche ai lavoratori immigrati e ai contadini. Come spiegano i parrocchiani, “siamo aperti a tutti i bisognosi, perché siamo seguaci di Gesù misericordioso”. Per migliorare il loro servizio, la scorsa estate hanno riparato e ristrutturato la cucina della parrocchia, per offrire un locale accogliente e attrezzato anche con l’aria condizionata, inoltre hanno installato una doccia nei pressi della piazza della chiesa.
Dopo la messa domenicale i volontari si dedicano a questo servizio. Periodicamente ci sono anche dei medici cattolici che prestano servizio gratuitamente facendo le visite a chi ne ha necessità. A Natale, in inverno ed in estate, gli stessi volontari che gestiscono la mensa distribuiscono vestiti, bevande calde o fresche, alla stazione e in vari luoghi pubblici. Secondo statistiche non complete, nel 2015 circa 5 mila persone hanno usufruito della “Mensa della Carità della domenica”, finanziata dalla parrocchia stessa con circa 2 mila euro. Invece la “Mensa della Misericordia del Fiume Giallo” della parrocchia di Tian Xing è attiva da ben 10 anni, e ogni lunedì, mercoledì e venerdì offre la cena a senzatetto e bisognosi. In entrambe le cucine la qualità dei cibi è sotto stretto controllo sanitario, ma soprattutto si vive una grande accoglienza e l’amore cristiano per questi abbandonati ed emarginati dalla società. (NZ) (Agenzia Fides 2016/01/20)
AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - Mons. Peña Rodríguez: “La corruzione crea una ingiustizia scandalosa e disuguaglianza sociale”
Santo Domingo (Agenzia Fides) – Il Presidente della Conferenza Episcopale Dominicana (CED), Sua Ecc. Mons. Gregorio Nicanor Peña Rodríguez, ha presentato ieri la Lettera pastorale in occasione della Festa di Nuestra Señora de la Altagracia, Patrona della nazione, che si celebrerà domani, 21 gennaio, in tutto il paese.
Il documento, pervenuto a Fides prende come principali temi la corruzione dei politici e la violenza che circonda le famiglie. “L'esercizio della politica è diventato un business per avere denaro facile, ed è solo per pochi” segnala il Presule. "La corruzione crea una ingiustizia scandalosa e disuguaglianza sociale, allargando il divario tra le persone che sono diventate ricche, come per magia, senza altra giustificazione se non dopo aver assunto un incarico nella pubblica amministrazione" ha ribadito Mons. Peña Rodríguez.
La Lettera pastorale deplora la violenza e la criminalità che vanno dal femminicidio in famiglia ai rapimenti e agli omicidi su commissione. La Conferenza Episcopale Dominicana segnala in questa lettera, che “appare incredibile veder uccidere solo per un cellulare oppure sopportare la vergogna di riconoscere il coinvolgimento in atti criminali dei membri delle autorità che devono garantire l'ordine pubblico e combattere la violenza".
(CE) (Agenzia Fides, 20/01/2016)
Il documento, pervenuto a Fides prende come principali temi la corruzione dei politici e la violenza che circonda le famiglie. “L'esercizio della politica è diventato un business per avere denaro facile, ed è solo per pochi” segnala il Presule. "La corruzione crea una ingiustizia scandalosa e disuguaglianza sociale, allargando il divario tra le persone che sono diventate ricche, come per magia, senza altra giustificazione se non dopo aver assunto un incarico nella pubblica amministrazione" ha ribadito Mons. Peña Rodríguez.
La Lettera pastorale deplora la violenza e la criminalità che vanno dal femminicidio in famiglia ai rapimenti e agli omicidi su commissione. La Conferenza Episcopale Dominicana segnala in questa lettera, che “appare incredibile veder uccidere solo per un cellulare oppure sopportare la vergogna di riconoscere il coinvolgimento in atti criminali dei membri delle autorità che devono garantire l'ordine pubblico e combattere la violenza".
(CE) (Agenzia Fides, 20/01/2016)
AMERICA/STATI UNITI - “Due nazioni, una fede”: El Paso e Ciudad Juarez unite per la visita del Papa
El Paso (Agenzia Fides) – La diocesi statunitense di El Paso sta invitando i fedeli allo stadio Sun Bowl dell'Università del Texas, a El Paso (UTEP), per il 17 febbraio, per partecipare alla trasmissione in diretta della visita di Papa Francesco in Messico. Questo evento è una alternativa per coloro che non potranno raggiungere Ciudad Juarez o preferiscono non attraversare la frontiera nel giorno in cui il Papa sarà nella città vicina.
Sua Ecc. Mons. Mark J. Seitz, Vescovo della diocesi di El Paso, ha confermato ieri in una conferenza stampa la celebrazione, che si chiamerà "Two Nations, One Faith" (Due nazioni, una fede) e che si terrà nello stadio UTEP, dove sarà trasmessa su maxi schermi la Messa del Papa a Ciudad Juarez. Ci sarà anche un programma di musica religiosa con il cantante e chitarrista Tony Melendez.
"Vogliamo che più persone possibili riescano a godere questa meravigliosa visita, una delle più importanti della regione. Ecco perché abbiamo deciso di cercare un luogo e adeguato per ospitare migliaia di persone" ha detto Mons. Seitz. Lo stadio può ospitare fino a 51 mila persone, le porte rimarranno aperte dalle 12 alle 18. Anche le scuole cattoliche di El Paso avranno la giornata libera per poter assistere insieme alla celebrazione.
(CE) (Agenzia Fides, 20/01/2016)
Sua Ecc. Mons. Mark J. Seitz, Vescovo della diocesi di El Paso, ha confermato ieri in una conferenza stampa la celebrazione, che si chiamerà "Two Nations, One Faith" (Due nazioni, una fede) e che si terrà nello stadio UTEP, dove sarà trasmessa su maxi schermi la Messa del Papa a Ciudad Juarez. Ci sarà anche un programma di musica religiosa con il cantante e chitarrista Tony Melendez.
"Vogliamo che più persone possibili riescano a godere questa meravigliosa visita, una delle più importanti della regione. Ecco perché abbiamo deciso di cercare un luogo e adeguato per ospitare migliaia di persone" ha detto Mons. Seitz. Lo stadio può ospitare fino a 51 mila persone, le porte rimarranno aperte dalle 12 alle 18. Anche le scuole cattoliche di El Paso avranno la giornata libera per poter assistere insieme alla celebrazione.
(CE) (Agenzia Fides, 20/01/2016)
AMERICA/MESSICO - Anche un sacerdote tzotzil concelebrerà con il Papa durante la sua visita in Messico
Chiapas (Agenzia Fides) – Anche un sacerdote di etnia tzotzil concelebrerà la Messa che sarà presieduta dal Santo Padre Francesco il 15 febbraio a Altos de Chiapas, durante la sua visita pastorale in Messico. Il tzotzil è una lingua che viene dai Maya ed è parlata soprattutto sugli altopiani del Chiapas, dai popoli di etnia tzotzil. Secondo i dati dell'ultimo censimento (2005), il numero di persone che lo parlano è di circa 350.000.
Sua Ecc. Mons. Felipe Arizmendi ha informato che padre Sebastián López, sacerdote tzotzil nato a El Bosque, il quale attualmente svolge il ministero pastorale a Chalchihuitán, sarà presente alla celebrazione del Papa insieme ai catechisti che lavorano presso la comunità di La Selva e Altos de Chiapas. La Messa sarà celebrata nel pomeriggio del 15 febbraio presso il Centro Sportivo del Comune.
Secondo la nota inviata a Fides, dopo aver celebrato la Messa, il Papa andrà in Cattedrale, dove incontrerà 500 anziani e 500 malati, poi dopo pranzo, andrà a Tuxtla Gutiérrez a presiedere un incontro con le famiglie nello stadio di calcio. Quel giorno il Papa pranzerà insieme a 8 indigeni della zona. Gli ornamenti per la Messa sono stati già confezionati da donne artigiane di Chilón, della Cooperativa Artegianale Jluchiyej Nichimetic.
(CE) (Agenzia Fides, 20/01/2016)
Sua Ecc. Mons. Felipe Arizmendi ha informato che padre Sebastián López, sacerdote tzotzil nato a El Bosque, il quale attualmente svolge il ministero pastorale a Chalchihuitán, sarà presente alla celebrazione del Papa insieme ai catechisti che lavorano presso la comunità di La Selva e Altos de Chiapas. La Messa sarà celebrata nel pomeriggio del 15 febbraio presso il Centro Sportivo del Comune.
Secondo la nota inviata a Fides, dopo aver celebrato la Messa, il Papa andrà in Cattedrale, dove incontrerà 500 anziani e 500 malati, poi dopo pranzo, andrà a Tuxtla Gutiérrez a presiedere un incontro con le famiglie nello stadio di calcio. Quel giorno il Papa pranzerà insieme a 8 indigeni della zona. Gli ornamenti per la Messa sono stati già confezionati da donne artigiane di Chilón, della Cooperativa Artegianale Jluchiyej Nichimetic.
(CE) (Agenzia Fides, 20/01/2016)
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