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mercoledì 22 febbraio 2017

Bollettino Agenzia fides 22 febbraio 2017

VATICANO - Appello del Papa per il Sud Sudan: non fermarsi solo alle dichiarazioni
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Al termine dell’udienza generale di oggi, in piazza san Pietro, il Santo Padre Francesco ha lanciato un appello per la tragica situazione in Sud Suda, con queste parole: “Destano particolare apprensione le dolorose notizie che giungono dal martoriato Sud Sudan, dove ad un conflitto fratricida si unisce una grave crisi alimentare che colpisce la Regione del Corno d’Africa e che condanna alla morte per fame milioni di persone, tra cui molti bambini. In questo momento è più che mai necessario l’impegno di tutti a non fermarsi solo a dichiarazioni, ma a rendere concreti gli aiuti alimentari e a permettere che possano giungere alle popolazioni sofferenti. Il Signore sostenga questi nostri fratelli e quanti operano per aiutarli”. (SL) (Agenzia Fides 22/02/2017)
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AFRICA/NIGERIA - I Vescovi di Ibadan: “È ora che il governo dimostri di saper mantenere le promesse”
 
Abuja (Agenzia Fides) - “Dopo due anni di governo della corrente amministrazione, i nigeriani non devono più sentirsi dire che i mali del presente derivano dalle scelte delle passate amministrazioni. I nostri governi, a livello federale e statale, hanno avuto abbastanza tempo per dimostrare le capacità di portare a compimento i cambiamenti promessi ai nigeriani” affermano i Vescovi della Provincia Ecclesiastica di Ibadan, in un comunicato pubblicato al termine della loro Assemblea, pervenuto a Fides.
Le consultazioni del 2015 hanno visto l’elezione a Presidente della Federazione, di Muhammadu Buhari, che ha suscitato caute speranze con le sua campagna anticorruzione e le annunciate riforme economiche. Le condizioni economiche della Nigeria sono però peggiorate a causa del crollo dei prezzi del petrolio degli ultimi anni e, come notano i Vescovi, ci sono nigeriani che soffrono la recessione delle loro entrate economiche.
“C’è un senso di disperazione” affermano i Vescovi. “Questa situazione provoca un sentimento generale perverso che si manifesta nella proliferazione di false notizie, scontri violenti, appelli alla divisione della Nigeria oltre alla criminalità dilagante. È urgente e necessario restaurare la fiducia dei nigeriani nella loro nazione”.
I Vescovi, dopo aver notato che la campagna anticorruzione del Presidente Muhammadu Buhari “sta perdendo vigore”, chiedono al governo di difendere i cittadini di fronte alle violenze soprattutto dei pastori Fulani e di cercare di migliorare le condizioni economiche in primo luogo creando nuovi posti di lavoro. (L.M.) (Agenzia Fides 22/2/2017)
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AFRICA/MALI - Bogotà invia un gruppo speciale antisequestri per indagare sulla suora colombiana rapita
 
Bamako (Agenzia Fides) - Il gruppo speciale antisequestri Guala della polizia nazionale della Colombia è stato inviato in Mali per aiutare le autorità locali a ritrovare suor Gloria Cecilia Narváez Argoti della Congregazione delle Suore Francescane di Maria Immacolata, sequestrata a Karangasso nel sud del Mali (vedi Fides 8/2/2017).
Come l’Agenzia Fides apprende da fonti colombiane, il gruppo Guala è specializzato nella ricerca di persone sequestrate e dispone di competenze tecniche e d’intelligence. Gli agenti colombiani lavoreranno insieme ai loro omologhi maliani e a quelli di almeno un Paese europeo che sono già impegnati nelle ricerche della religiosa. I rapitori di suor Cecilia hanno affermato di essere jihadisti, ma al momento non si hanno conferme sulla matrice del rapimento. (L.M.) (Agenzia Fides 22/2/2017)
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ASIA/PAKISTAN - Linciaggio a Lahore: 42 cristiani condannati per terrorismo
 
Lahore (Agenzia Fides) - Un tribunale antiterrorismo di Lahore ha condannato 42 cristiani per terrorismo. Come appreso da Fides, la Corte ha pronunciato la condanna per i cittadini cristiani accusati del linciaggio avvenuto in seguito agli attentati a due chiese (una cattolica, una protestante) nel quartiere di Youhanabad, a Lahore, il 15 marzo 2015.
Dopo le bombe, era divampata la protesta dei fedeli che hanno fermato e ucciso - in un gesto condannato da tutti i leader cristiani -, due musulmani sospettati di essere autori o complici degli attentatori. Nei giorni successivi, la polizia aveva compiuto diversi raid nel quartiere arrestando circa 500 persone e poi confermando il fermo per 84 cristiani, accusandoli di omicidio e terrorismo. Tra costoro, 42 sono stati scagionati nell’estate 2016. Tra gli altri 42 condannati oggi, tre attivisti per i diritti umani sono stati etichettati come "istigatori di violenza". I cristiani sostengono che gli omicidi sono stati compiuti da alcuni agitatori, infiltrati nella comunità.
La Commissione nazionale Giustizia e Pace dei Vescovi cattolici, in un comunicato inviato a Fides, esprime delusione “perchè le forze dell'ordine e le autorità si sono concentrate solo sul pur deplorevole evento del linciaggio, da condannare con forza, mentre gli autori dell'attentato criminale alle chiese, contro fedeli innocenti in preghiera, sono ancora impuniti".
Secondo l'Ong "Centre for Legal Aid, Assistance and Settlement” (CLAAS) almeno 32 imputati "sono accusati ingiustamente" e nel verdetto possono aver pesato le pressioni di estremisti islamici.
Per prevenire incidenti di tal genere, nei giorni scorsi l’Assemblea nazionale del Pakistan ha approvato il “Criminal Laws Amendment Act 2016", legge che punisce settarismo, conversioni forzate e linciaggio di massa. Il testo, che per entrare in vigore deve essere firmato dal Presidente della nazione, è stato accolto come un passo avanti per le condizioni delle minoranze religiose. Le nuove disposizioni emendano alcune leggi già esistenti prescrivendo il carcere da uno a tre anni per incitamento all'odio religioso e alla violenza, mentre prevedono la reclusione fino a 10 anni nei casi di matrimoni forzati di ragazze minorenni o donne appartenenti alle minoranze. Inoltre il testo rende perseguibile penalmente il linciaggio da parte di “folle che assumono la legge nelle proprie mani”. (PA) (Agenzia Fides 22/2/2017)
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ASIA/IRAQ - Nel nuovo disegno di legge sul Parlamento, un seggio in più riservato ai cristiani
 
Baghdad (Agenzia Fides) – Un disegno di legge per rivedere la distribuzione dei seggi della Camera dei rappresentanti tra le diverse circoscrizioni elettorali irachene, pubblicato dalle istituzioni parlamentari competenti nella giornata di lunedì 20 febbraio, prevede anche l'aumento di seggi riservati alle minoranze cristiane, che passerebbero da cinque a sei, con l'aggiunta di un seggio riservato ai cristiani armeni nella capitale Baghdad. I seggi della nuova Assemblea parlamentare, secondo il disegno da sottoporre alla discussione delle forze politiche, passerebbero da 325 a 328, con 318 di essi distribuiti tra le diverse province in base ai confini amministrativi. Sabei, mandei e yazidi avrebbero nel nuovo Parlamento un solo seggio garantito per ciascuna delle tre minoranze.
Nel frattempo il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako, incontrando domenica 19 febbraio a Erbil alcuni autorevoli rappresentanti della Lega Caldea, ha rinnovato l'appello a mettere in atto processi di riconciliazione e di cooperazione tra tutte le componenti sociali, etniche e religiose presenti in Iraq, evitando di trasformare anche i riferimenti alle diverse appartenenze confessionali dei cristiani in pretesto per accentuare le derive settarie che continuano a minacciare l'unità del Paese. (GV) (Agenzia Fides 22/2/2017).
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ASIA/TERRA SANTA - L'esercito israeliano inizia la demolizione di villaggi beduini. A rischio anche la “Scuola di Gomme”
 
Gerusalemme (Agenzia Fides) – I bulldozer dell'esercito israeliano sono già entrati in azione per realizzare l'annunciata demolizione di villaggi beduini situati nei territori della Cisgiordania occupata, a est di Gerusalemme, in un'area considerata strategica per la creazione e l'espansione di nuovi insediamenti di coloni. La prima abitazione beduina è stata demolita nel villaggio di Tabana, lunedì 20 febbraio. Il piano messo in atto prevede lo spostamento forzato dei beduini dei villaggi di Khan Al Ahmer, di Abu Hindi e Abu Nawar, quest'ultimo molto vicino all’insediamento israeliano di Ma’ale Adumim.
Suor Azezet e suor Agnese, religiose comboniane coinvolte anche nell'animazione di 8 piccoli asili dell'area, raccontano all'Agenzia Fides i sentimenti di ansia, paura e frustrazione registrati tra i beduini colpiti dal piano di demolizione e spostamento forzato, a cominciare dai bambini. Nel villaggio di Khan Al Ahmer, con 42 baracche, la cui demolizione effettiva è stata annunciata per giovedì 23 febbraio, sorge anche la famosa “Scuola di Gomme”, frequentata da 178 bambini della tribù beduina dei Jahalin, che potrebbe presto essere fatta a pezzi dai buldozer. “Chi distrugge le scuole distrugge il futuro”, fanno notare gli insegnanti della scuola.
La Scuola di Gomme è una struttura realizzata con 2.200 vecchi pneumatici appoggiati uno sull’altro, come fossero mattoni, riempiti di terra e pressati. I coloni chiedono di abbattere una scuola definita 'illegale' perchè sorta senza il permesso delle autorità di occupazione militare, nonostante la scuola sia priva di elementi architettonici “permanenti”, tirata su senza cemento e fondamenta, proprio per non contravvenire ai regolamenti militari che vietano la costruzione non autorizzata di edifici nell'Area C, quella in cui rientra il 60% della Cisgiordania, sotto il controllo di Israele.
Sulla Scuola di Gomme grava una sentenza di demolizione sin dalla sua costruzione, avvenuta nel 2009. Negli ultimi anni, la demolizione effettiva della struttura è stata a più riprese sollecitata dai coloni che vivono nella zona. Nel 2014, i giudici israeliani avevano chiesto alle parti di trovare un accordo, riconoscendo l’utilità sociale della scuola.
La rimozione della scuola faciliterebbe l'espansione della colonia di Kfar Adumim. Tutta l’area, nel cosiddetto corridoio E1, è coinvolta nel progetto che mira a estendere fino alla colonia ebraica di Ma'ale Adumim il Muro di separazione, costruito in gran parte su territori palestinesi. Già nel 2014, l'esercito israeliano aveva realizzato un intervento presso la scuola per sequestrare alcune attrezzature di gioco per i bambini donate dalla Cooperazione italiana.
“In questa situazione di grande incertezza” riferiscono le Suore comboniane “anche noi abbiamo sperimentato frustrazione di fronte a tanta ingiustizia e violazione dei diritti umani, oltre alla incapacità di trovare parole di conforto e di consolazione... Chiediamo preghiera e giustizia per questi nostri fratelli e sorelle e che il Signore della misericordia intervenga in loro favore”. (GV) (Agenzia Fides 22/2/2017).
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ASIA/INDONESIA - Seminari di educazione sanitaria per gli studenti e una medical mission per oltre 600 malati
 
Maumere (Agenzia Fides) - Fin dal loro arrivo nella diocesi di Maumere, sull’isola di Flores, Indonesia, nel 2009, i religiosi Camilliani hanno promosso la celebrazione della Giornata Mondiale del Malato con varie iniziative nella diocesi. “Anche quest’anno, la Giornata ha attirato e stimolato l’interesse delle autorità sanitarie locali che hanno collaborato con i nostri missionari nell’organizzare alcune attività in favore dei malati”. Lo racconta a Fides padre Luigi Galvani, MI, missionario impegnato da anni sull’isola.
“Nei giorni precedenti la Giornata, infatti, sono state organizzate diverse iniziative. Tra queste, un gruppo di medici e infermiere, insieme ai nostri seminaristi, hanno promosso seminari di educazione sanitaria tra gli studenti di diverse scuole” continua padre Galvani. “Inoltre, nei giorni 4 e 5 Febbraio, 6 medici, 15 infermiere e 35 seminaristi Camilliani hanno portato avanti una medical mission in un lontano villaggio di montagna. Oltre 600 i malati assistiti, tra cui alcuni affetti da HIV e numerose mamme con seri problemi di gravidanza. I nostri seminaristi invece hanno contribuito visitando i malati e gli anziani nelle loro case, insegnando il catechismo ai bambini, proponendo temi di igiene e buona salute. A conclusione di queste due giornate nel villaggio di Wolofeo, viva e commovente è stata la Santa Messa domenicale per i malati, tenutasi per la prima volta nel villaggio, con l’animazione del coro formato da medici, infermiere e seminaristi. Molto attesa e ben partecipata, infine, è stata la celebrazione diocesana per i malati, tenutasi domenica 12 febbraio, nella parrocchia periferica della città, Bolawolon”.
(LG/AP) (22/2/2017 Agenzia Fides)
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AMERICA/HAITI - Circa 4 mila detenuti in attesa di giustizia, aumentano i morti per fame e degrado
 
Port au Prince (Agenzia Fides) – Ieri, 21 febbraio, presso la chiesa di St. Anne a Port au Prince, padre Jean Robert Louis ha celebrato alla presenza dei familiari, i funerali di 20 detenuti del Penitenziario Nazionale morti per malnutrizione, in condizioni di miseria e mancanza d'igiene. Solo pochi giorni fa, l'agenzia Associated Press aveva segnalato la terribile situazione dei carcerati nella capitale.
Secondo fonti di Fides, il Penitenziario Nazionale di Port-au-Prince ha una capacità di 778 detenuti, questo significa 2,25 m2 per detenuto sotto degli standard internazionali che definiscono la superficie minima per detenuto a 4,50 m2. In realtà, a causa del sovraffollamento, il Penitenziario Nazionale nel mese di gennaio 2017 conta 4.257 prigionieri, quindi ognuno ha meno della metà di un metro quadro di spazio vitale. La gravità della situazione è testimoniata anche dal fatto che solo 548 detenuti di questa prigione sono stati condannati, tutti gli altri sono in carcere senza processo, che alcuni attendono anche molti anni.
In questo carcere nel 2016 sono morti 60 detenuti a causa di malattie e cattiva sanità. Tra il 1° e il 19 gennaio c’è stato un aumento dei decessi rispetto ai mesi precedenti. Le cause di morte, segnalate dalle autorità carcerarie, sono: anemia grave, arresto cardiaco, insufficienza respiratoria, tubercolosi polmonare, shock ipovolemico e gastroenterite.
Padre Jean Louis Robert, che aveva celebrato anche i funerali di altri detenuti nel mese di gennaio, ha ribadito l'impegno della Commissione per la pastorale carceraria della sua parrocchia per continuare a sostenere questo tipo di iniziative, di celebrare i funerali e seppellire i morti. In precedenza i prigionieri deceduti venivano gettati in una fossa comune, molto spesso senza informare le famiglie.
(CE) (Agenzia Fides, 22/02/2017)
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AMERICA/VENEZUELA - Più di 650 partecipanti al V Congresso dell'Infanzia e Adolescenza Missionaria
 
Caracas (Agenzia Fides) – Con l'arrivo di 650 partecipanti da tutto il paese, sabato 25 febbraio apre le porte a Caracas il V Congresso Nazionale dell’Infanzia e Adolescenza Missionaria (CONIAM). Lo scopo dei tre giorni d'incontro, che si conclude il 27 febbraio, è incoraggiare l'impegno missionario dei giovani partecipanti in modo da contagiare di entusiasmo gli altri membri della IAM in tutto il paese.
Con lo slogan “Con Cristo nasce e rinasce sempre la mia gioia” il CONIAM vuole anche celebrare i 52 anni di fondazione di questa Pontificia Opera Missionaria in Venezuela. Il programma prevede una serie di attività per riflettere, pregare, celebrare e fare festa tenendo in considerazione i principali temi che scandiscono la vita annuale della IAM.
L'incontro verrà inaugurato da padre Endeer Zapata, Direttore Nazionale delle POM in Venezuela, che introdurrà la Messa di apertura, presieduta dall’Arcivescovo Aldo Giordano, Nunzio Apostolico in Venezuela
(CE) (Agenzia Fides 22/02/2017)

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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

The Chosen ...é sufficiente per me...posso fare molto con questo ..

Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occ...