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sabato 1 luglio 2017

XIII Domenica Del Tempo Ordinario 2 luglio 2017

La legge dell'amore in un bicchiere d'acqua



Un Dio che pretende di essere amato più di padre e madre, più di figli e fratelli, che sembra andare contro le leggi del cuore. Ma la fede per essere autentica deve conservare un nucleo sovversivo e scandaloso, il «morso del più» (Luigi Ciotti), un andare controcorrente e oltre rispetto alla logica umana.
Non è degno di me. Per tre volte rimbalza dalla pagina questa affermazione dura del Vangelo. Ma chi è degno del Signore? Nessuno, perché il suo è amore incondizionato, amore che anticipa, senza clausole. Un amore così non si merita, si accoglie.
Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà! Perdere la vita per causa mia non significa affrontare il martirio. Una vita si perde come si spende un tesoro: investendola, spendendola per una causa grande. Il vero dramma per ogni persona umana è non avere niente, non avere nessuno per cui valga la pena mettere in gioco o spendere la propria vita.
Chi avrà perduto, troverà. Noi possediamo veramente solo ciò che abbiamo donato ad altri, come la donna di Sunem della Prima Lettura, che dona al profeta Eliseo piccole porzioni di vita, piccole cose: un letto, un tavolo, una sedia, una lampada e riceverà in cambio una vita intera, un figlio. E la capacità di amare di più.
A noi, forse spaventati dalle esigenze di Cristo, dall'impegno di dare la vita, di avere una causa che valga più di noi stessi, Gesù aggiunge una frase dolcissima: Chi avrà dato anche solo un bicchiere d'acqua fresca, non perderà la sua ricompensa.
Il dare tutta la vita o anche solo una piccola cosa, la croce e il bicchiere d'acqua sono i due estremi di uno stesso movimento: dare qualcosa, un po', tutto, perché nel Vangelo il verbo amare si traduce sempre con il verbo dare: Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio. Non c'è amore più grande che dare la vita!
Un bicchiere d'acqua, dice Gesù, un gesto così piccolo che anche l'ultimo di noi, anche il più povero può permettersi. E tuttavia un gesto non banale, un gesto vivo, significato da quell'aggettivo che Gesù aggiunge, così evangelico e fragrante: acqua fresca.
Acqua fresca deve essere, vale a dire l'acqua buona per la grande calura, l'acqua attenta alla sete dell'altro, procurata con cura, l'acqua migliore che hai, quasi un'acqua affettuosa con dentro l'eco del cuore.
Dare la vita, dare un bicchiere d'acqua fresca, ecco la stupenda pedagogia di Cristo. Un bicchiere d'acqua fresca se dato con tutto il cuore ha dentro la Croce. Tutto il Vangelo è nella Croce, ma tutto il Vangelo è anche in un bicchiere d'acqua.
Nulla è troppo piccolo per il Signore, perché ogni gesto compiuto con tutto il cuore ci avvicina all'assoluto di Dio.
Amare nel Vangelo non equivale ad emozionarsi, a tremare o trepidare per una creatura, ma si traduce sempre con un altro verbo molto semplice, molto concreto, un verbo fattivo, di mani, il verbo dare.




 XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Prima Lettura
2Re 4,8-11.14-16
Costui è un uomo di Dio, un santo, si fermi da noi.
Dal secondo libro dei Re

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare».
Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. Eliseo [disse a Giezi, suo servo]: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia».

Parola di Dio

 Salmo responsoriale
Canterò per sempre l’amore del Signore.
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d’Israele.

Seconda Lettura
Rm 6,3-4.8-11
Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con lui: camminiamo in una vita nuova.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio

Vangelo
Mt 10,37-42
 Chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Abbiamo ascoltato gli insegnamenti di Gesù agli apostoli, validi anche per noi. Nella Preghiera dei fedeli chiediamo al Padre che ci insegni a vivere come veri discepoli, capaci di annunciare il Regno di Dio.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre, che ci hai chiamati alla fede, ascoltaci.

1. Preghiamo per la Chiesa, che a volte siamo portati a considerare solo un’organizzazione con strutture e gerarchie, mentre è la comunità attiva e operosa di noi discepoli del Signore. Perché il nostro stile di vita sia agli occhi del mondo un esempio di amore vissuto verso Dio, e di carità e solidarietà verso gli uomini, preghiamo.
2. Preghiamo per i missionari, che nelle diverse regioni della terra spendono la vita per presentare al Padre celeste un’umanità rinnovata in Cristo. Perché i popoli accolgano i missionari, e con loro accolgano il Signore, la fede, e il Regno di Dio, preghiamo.
3. Per i cristiani che hanno fatto della carità operosa la loro missione. Inseriti in organizzazioni d’impegno sociale, molti hanno preso sul serio l’invito di donare il simbolico bicchiere di acqua fresca ai loro fratelli. Perché con una presenza attiva nella società portino rimedio a tante ingiustizie e dimenticanze, e suscitino in altri la volontà di emularli, preghiamo.
4. Per i battezzati che hanno dimenticato le promesse battesimali. Cristiani che, privi del sostegno della fede, sono tornati a una vita di fatto pagana. Perché trovino accanto a sé cristiani autentici e credibili, che li aiutino a reimpostare la loro esistenza secondo la logica del Vangelo, preghiamo.
5. Per la nostra comunità (parrocchiale). Fra noi, tanti bambini e fanciulli attendono di essere iniziati alla vita sacramentale. Ci sono adulti lontani e distratti che vivono come se Dio non esistesse, altri irretiti nel peccato. Perché la nostra comunità sappia prendersi cura di tutti, con amicizia, e con una proposta di fede convincente, preghiamo.

O Padre, nella croce di Cristo hai vinto la morte. Donaci la forza di prendere sulle spalle la nostra croce, e il coraggio di affrontare i momenti della prova, per seguire Gesù povero e crocefisso che ci precede alla risurrezione e alla vita. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo nostro Signore.



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