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lunedì 23 dicembre 2019

NATALE DEL SIGNORE - Veglia e Celebrazione Eucaristica della notte - Martedì 24 Dicembre 2019

NATALE DEL SIGNORE
-  Veglia e Celebrazione Eucaristica della notte  -
Martedì 24 Dicembre 2019
«Lo contempliamo nei suoi misteri»


Liturgia della Parola

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La Parola si è fatta carne: il mistero della solidarietà di Dio con l’umanità trova rivelazione in Gesù Cristo. Nel segno di un Bambino, segno fragile e inquietante, Dio ci interpella ad accoglierlo.

PRIMA LETTURA: Is 9,1-3.5-6
Ci è stato dato un figlio.
 Dal libro del profeta Isaìa


Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.


Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 95

Rit.  Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

SECONDA LETTURA: Tt 2,11-14
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: cfr. Lc 2,10-11

Alleluia, alleluia.
Vi annunzio una grande gioia:
oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore.
Alleluia.

 VANGELO: Lc 2,1-14
Oggi è nato per voi il Salvatore.
 Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore




PREGHIERA UNIVERSALE

C - Fratelli e sorelle carissimi, in questa notte santissima, in cui abbiamo accolto il lieto annuncio della nascita del nostro Salvatore, mentre gioiamo per il mistero della Redenzione che si compie noi, uniamo i nostri cuori nella preghiera, insieme con tutti i fratelli sparsi nel mondo.
G – Preghiamo insieme cantando [dicendo]:
Ascolta, esaudisci, Signore!
1.        Per la santa Chiesa ed i suoi pastori, perché si facciano sempre piccoli e umili come il Bambino nato a Betlemme e con coraggio portino ad ogni uomo la gioia e la speranza del Messia. Preghiamo.
2.       Per coloro che vivono l’esperienza della guerra, della violenza e del disordine sociale, perché l’annuncio di pace cantato in questa santa notte dagli angeli, attraverso la responsabilità di coloro che governano, giunga loro come realizzazione delle promesse fatte da Dio a coloro che Egli ama. Preghiamo.
3.        Per coloro che sono provati dalla sofferenza, fisica o spirituale, perché nel Signore che nasce attingano la certezza di avere parte già alla Sua vita divina. Preghiamo.
4.       Per quanti hanno perso il lavoro o se lo vedono messo a rischio perché, guardando a Cristo che nasce nell’umiltà del presepe, sappiano fidarsi totalmente di Dio e dei suoi progetti, capaci di sconvolgere i potenti della terra. Preghiamo.
5.        Per chi anche a Natale vive il dramma della solitudine, per chi è lontano dalla famiglia, per chi si trova in carcere, perché guardando con occhi pieni di speranza il Bambino che è nato per noi, godano del Suo Amore senza limiti e vedano annullarsi le distanze che li separano dalle persone loro care. Preghiamo.
6.       Per tutti i cristiani che vivono la loro fede nella tiepidezza e nel sonno, perché si lascino plasmare dal soffio del tuo Spirito ed il Natale del Signore sia il loro Natale, per una vita piena dell’amicizia che tu instauri con ogni creatura. Preghiamo.
7.        Per noi, che siamo radunati per celebrare l’incarnazione del Verbo di Dio, perché questa santa Liturgia non ci lasci ancora disorientati o emozionati per aver vissuto un’antica tradizione, ma ridesti in noi la gioia di chi sa che Dio non è lontano o ignoto, ma vicino a noi e pellegrino con noi. Preghiamo.
C – Dio fedele, è grande la gioia del cielo che tu ci inviti a condividere in terra, riconoscendo anche noi tra le braccia della Vergine Madre il Salva­tore promesso dalle profondità dei secoli; esaudisci le nostre preghiere e fa’ che egli trovi in noi uno spazio aperto e accogliente, così che noi sappiamo riconoscerlo nel volto di ogni uomo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.



RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G – Che bello, Gesù, è tornato Natale!
E noi intendiamo ancora una volta
quell’annuncio che ha attraversato
quella notte e tutte le notti della storia
per donare consolazione e speranza.
Sì, oggi più che mai
noi abbiamo bisogno di un Salvatore
che ci liberi da tanta paura
e desti in noi la fiducia in Colui
che guida veramente la storia
e il destino dell’umanità.
Abbiamo bisogno di un Salvatore
che ci strappi all’egoismo
e ci faccia ritrovare la forza
e la gioia di accogliere e di donarci
perché solo l’amore può trasformare
in modo durevole la nostra vita.
Abbiamo bisogno di un Salvatore
che ci sottragga a chimere di onnipotenza,
a voglie insane di dominio
e ci faccia ritrovare la strada semplice
dell’ascolto, del dialogo, della compassione.
In questa notte tu fai vibrare
le nostre esistenze convulse e dissennate
di un desiderio ardente e mai sopito di te,
della tua pace, della tua misericordia.
Ci apri ad una nostalgia intensa
di ciò che dà sapore e senso autentico
alle nostre fatiche e ai nostri affanni,
al nostro andare e alle nostre ricerche.
Nella carne di un uomo
tu hai fatto fiorire la grazia di Dio,
una possibilità inedita offerta a tutti.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Nel buio e nel freddo della notte
abbiamo cercato una chiesa, Signore Gesù,
per celebrare la tua nascita.
Ne abbiamo già tanti di Natali
nella memoria e negli occhi
eppure anche questa volta
il nostro cuore è trepidante,
colmo di emozione e di stupore.
Sì, è vero, siamo tornati bambini
e corriamo al presepio per cercarti nella capanna
tra Maria e Giuseppe, il bue e l’asino.
Anche se variano gli scenari,
i paesaggi e i protagonisti,
tu sei sempre lì: deposto nella mangiatoia,
indifeso e bisognoso di tutto, come lo è un neonato.
Il tuo sorriso scava nel profondo del nostro animo
e ci fa avvertire l’eco d’una dolcezza dimenticata.
Le tue braccia spalancate
ci fanno sentire attesi e accolti
nonostante i pesanti fardelli
che ci trasciniamo dietro,
nonostante il peso dei nostri peccati
e di tante stupidaggini commesse.
Tu non parli, non dici nulla,
ma noi intendiamo, anche stanotte,
l’annuncio degli angeli:
Gloria a Dio nei cieli e pace in terra,
perché tutti gli uomini sono amati da Dio,
da te, o Emmanuele!
 (Roberto Laurita)

oppure:
*** G – Per la tua nascita, Signore,
si sono mossi gli angeli
per venire a cantare la gloria di Dio
e per annunziare la buona notizia della pace.
Anche i pastori si sono messi a camminare
per venire a trovarti
e per inginocchiarsi davanti a te,
divenendo testimoni della tua nascita.
Anch’io mi sono mosso da casa
e sono venuto in chiesa,
sospinto più dalla tradizione che dalla fede,
desideroso di ascoltare le musiche natalizie
più che di adorare te, divenuto bambino,
bramoso di mettere in mostra il mio nuovo vestito,
più che di lasciarmi guardare
dal tuo sorriso amoroso.
Aiutami, Signore, a cogliere
il senso vero del tuo Natale
così che anch’io sappia unirmi al coro degli angeli
e al passo dei pastori,
affinché possa essere ovunque e sempre
testimone della tua nascita
con la parola e con le opere.
(Averardo Dini)


Riti di conclusione

DOPO LA COMUNIONE
C - O Dio, che ci hai convocati a celebrare nella gioia la nascita del Redentore, fa’ che testimoniamo nella vita annunzio della salvezza, per giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.   T -  Amen.

BENEDIZIONE

C - Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C - Dio, che nella nascita del Cristo suo Figlio ha inondato dl luce questa notte santissima, allontani da voi le tenebre del male e vi illumini con la luce del bene.   T - Amen.

C - Dio, che nel suo Figlio fatto uomo ha congiunto la terra al cielo, vi riempia della sua pace e del suo amore.   T - Amen.

C - Dio, che mandò gli angeli a recare ai pastori il lieto annunzio del Natale, vi faccia messaggeri del suo Vangelo.   T - Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre + e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.   T - Amen.

D - Benediciamo il Signore.  
T - Rendiamo grazie a Dio.

I ministri, prima di rientrare in sacrestia, si fermano per qualche istante silenziosamente dinanzi all’immagine di Gesù bambino. Il celebrante, poi, la incensa, prega e impartisce la benedizione con la stessa immagine.

PREGHIERA A GESÙ BAMBINO
C - Signore Gesù,
che hai lasciato il tuo cielo
e sei venuto e visitarci, nascendo da Maria,
noi ti chiediamo di rendere il nostro cuore
accogliente alla tua venuta,
perché non perdiamo l’occasione unica
di vederti Bambino,
di vederti uno come noi, uno di noi.
A te ci affidiamo con le nostre famiglie.
A te affidiamo i piccoli e i poveri del mondo
insieme con quanti la nostra cattiveria
ogni giorno mette ai margini della società.
Tanti problemi oggi affiggono molte famiglie
e tra queste vogliamo che tu abbia
uno sguardo di particolare amore
per quelle che non hanno neppure il pane sulla tavola.
Mentre ti adoriamo con i pastori ed i magi,
ti supplichiamo per la pace,
che incomincia tra di noi, tra le nostre case
e si estende alle nazioni, a tutti i popoli.
La tua venuta porti pace nei cuori
di tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
Ti preghiamo di ascoltare le nostre voci
e di esaudire quanto ti abbiamo chiesto,
perché sia davvero per tutti il tuo Natale.  
T - Amen.

(Antonio Paolo Pinizzotto)

I ministri dopo aver venerato l’immagine di Gesù bambino, rientrano in sacrestia, mentre tutti i fedeli sono invitati a venerare l’immagine di Gesù bambino.
La Liturgia si può concludere con una laude tradizionale natalizia.





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