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AFRICA/EGITTO - Si avvicina l’istituzione di organismi per la corretta gestione dei beni delle Chiese cattoliche e evangeliche | |||
Il Cairo (Agenzia Fides) – Prosegue a ritmi intensi il lavoro della commissione governativa impegnata a predisporre un progetto di legge per l’istituzione di organismi di gestione dei beni appartenenti alla Chiesa cattolica e alle Chiese evangeliche presenti in Egitto. “Alcuni mesi fa” riferisce all’Agenzia Fides Anba Kyrillos William, Vescovo copto cattolico di Assiut “La Chiesa cattolica e le denominazioni cristiane evangeliche avevano inviato agli organi governativi competenti la richiesta di istituire organismi incaricati del controllo e della corretta gestione delle loro proprietà e dei loro beni immobiliari, sul modello di quello che controlla e amministra i beni della Chiesa copta ortodossa. E’ stata formata una commissione ad hoc che si è messa subito al lavoro” Adesso, sui media cominciano a circolare dettagli sul disegno di legge che porterà a istituire i nuovi organismi per la gestione delle dotazioni ecclesiastiche. Il progetto di legge, vagliato anche dalla Commissione parlamentare per gli affari religiosi, dovrebbe portare entro tempi non lunghi all’istituzione degli organismi di gestione richiesti, volti a assicurare una corretta amministrazione dei beni ecclesiastici e delle donazioni, comprese quelle al centro di contese legali. “Gli organismi” rimarca Anba Kyrillos ”dovranno vigilare anche sul corretto utilizzo delle donazioni e scongiurare ogni tornaconto personale, privato o di clan nell’uso dei beni ecclesiastici”. Di recente, alcuni media egiziani hanno lasciato filtrare dettagli sulla costituzione dei nuovi organismi di gestione dei beni ecclesiastici. Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, l’organismo di gestione delle proprietà ecclesiastiche dovrebbe essere guidato da un Consiglio di amministrazione, presieduto dal Patriarca copto cattolico e formato da 12 membri, per metà vescovi e per l’altra metà sacerdoti, religiosi, religiose e laici. I due organismi di gestione dovranno redigere e presentare alle autorità civili competenti un resoconto e un bilancio annuali della gestione dei beni ecclesiastici a loro affidata. (GV) (Agenzia Fides 28/1/2020) | |||
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AFRICA/TOGO - Urge un quadro giuridico che garantisca elezioni pacifiche, credibili, libere e trasparenti | |||
Kara (Agenzia Fides) - Alla vigilia delle elezioni presidenziali in Togo l'atmosfera tra i poteri politici e la Chiesa rimane molto tesa. “Come in Costa d'Avorio, anche in Togo la Chiesa cattolica è accusata dai poteri di essere in collusione con l'opposizione. Spesso viene addirittura definita portavoce dell'opposizione”, ha commentato all’Agenzia Fides p. Donald Zagore, sacerdote della Società per le Missioni Africane (SMA), nel contesto delle tensioni sociali presenti nei due paesi africani. “In Togo, in una lettera dell'amministrazione territoriale del 16 gennaio 2020, la Chiesa cattolica è stata accusata di atteggiamento imparziale con il conseguente impedimento di svolgere un ruolo di osservatore durante le prossime elezioni presidenziali di febbraio 2020 – spiega p. Zagore. In Costa d'Avorio, dopo la 114a Assemblea plenaria della Conferenza episcopale sono state sollevate le stesse critiche sull'imparzialità della Chiesa cattolica.” “La missione fondamentale della Chiesa è difendere senza alcuna ambiguità i principi di verità e giustizia, che sono fondamentali per tutti gli uomini e tutti i popoli- insiste il sacerdote. In questo impegno la Chiesa deve essere in grado di combattere con zelo, professionalità e spirito profetico. Oggi la spinosa questione di elezioni pacifiche, credibili, libere e trasparenti, tutelate da un quadro giuridico che garantisce sanzioni penali, costituisce la grande sfida non solo per la Chiesa cattolica nel nostro continente africano ma per tutte le istituzioni. Dato il sanguinoso passato elettorale la Chiesa cattolica non può esimersi dalla difesa del diritto alla vita tutelando i principi fondamentali di verità e giustizia”. (DZ/AP) (28/1/2020 Agenzia Fides) | |||
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AFRICA/COSTA D’AVORIO - La preghiera per la pace di Abidjan non prevede più la processione “per motivi di sicurezza” | |||
Abidjan (Agenzia Fides) - È un’iniziativa programmata dall'ottobre 2019; sfortunatamente, l'attuazione di questo progetto soffre di interpretazioni ambivalenti, contraddittorie e ambigue. Questo rischia, se non si è attenti, di distorcere sia l'intenzione strettamente spirituale sia lo scopo di questa lodevole iniziativa” ha affermato p. Augustin Obrou, responsabile delle comunicazioni dell’Arcidiocesi di Abidjan, nell’annunciare la decisione presa da Sua Eminenza il Cardinale Jean Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan, di tenere la preghiera per la pace esclusivamente nella Cattedrale di San Paolo “per motivi di sicurezza”. La preghiera per la pace in Costa d'Avorio si terrà sabato 15 febbraio dalle 7:00 alle 13:30, ma non vi sarà la processione da Place de la République sull'Altopiano di Abidjan alla cattedrale come inizialmente previsto (vedi Fides 24/1/2020). Dopo aver ricordato che nell’ambito della Chiesa cattolica, processioni, Via Crucis, preghiere d’intercessioni sono pratiche comuni, “essendo suppliche rivolte a Dio a favore di tutte le persone in momenti difficili” p. Obrou ha sottolineato che “la Chiesa non può essere la cassa di risonanza per alcun gruppo o associazione”. A seguito di pericoli dell'infiltrazione e preoccupato per l'incolumità dei suoi fedeli, il Cardinale Kutwa ha deciso di limitare la giornata di preghiera esclusivamente all'interno della Cattedrale. Alcuni partiti politici infatti avevano invitato i propri militanti e sostenitori ad unirsi alla processione, sollevando così polemiche su un’iniziativa che deve rimanere strettamente pastorale. “Il suo obiettivo è riaffermare l'importanza di vivere in un ambiente stabile, sostenendo la pace tra i giovani, mostrando la necessità di vivere in fraternità e coesione, di sensibilizzazione la gioventù alla non violenza durante il periodo elettorale” ricorda p. Obrou. “Sua Eminenza comprende la delusione di tutti coloro che vorrebbero vivere questo momento di preghiera come pellegrinaggio. Ma "Tutto contribuisce al bene di coloro che credono", afferma San Paolo, Apostolo delle Genti” ha concluso p. Obrou. (S.S.) (L.M.) (Agenzia Fides 28/1/2020) | |||
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ASIA/FILIPPINE - Il Cardinale Tagle ringrazia e saluta i fedeli: "Fare tutto nel nome di Cristo" | |||
Manila (Agenzia Fides) - "Ogni vostra azione sia un'azione eucaristica. La vostra vita sia un'Eucarestia senza fine. Tutto sia fatto nel nome del Signore Gesù Cristo, per ringraziarlo della sua chiamata, della sua bontà, della sua misericordia". Con queste parole, pronunciate con commozione, il cardinale Luis Antonio Tagle si è rivolto al popolo dei fedeli di Manila, celebrando ieri sera, 27 gennaio, una santa messa di ringraziamento nella Cattedrale dell'Immacolata Concezione. Come appreso da Fides, la chiesa era gremita di oltre duemila fedeli dell'arcidiocesi, giunti da tutto il territorio e dalle oltre 85 parrocchie, per condividere e salutare il cardinale che, nei prossimi giorni, raggiungerà il Vaticano per insediarsi come Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Erano presenti numerosi vescovi di altre diocesi filippine, massiccia era la presenza di sacerdoti, religiosi e catechisti di quella che è una tra le più antiche diocesi dell'Asia. Infatti, mentre la Chiesa nelle Filippine si sta preparando a celebrare i 500 anni dell'arrivo del Vangelo nell'arcipelago (1521-2021), circa 50 anni dopo che il primo filippino fu battezzato (1521), data la crescita imponente della comunità dei fedeli, nel 1579 venne istituita la diocesi di Manila, come suffraganea di Città del Messico. Nel 1595 Manila era già arcidiocesi e oggi è composta da sette città (Manila, Makati, Pasay, Mandaluyong, Pasig, Quezon City, Kalookan) e cinque comuni, un territorio dove vivono oltre 3 milioni di fedeli cattolici. Nella messa di congedo dalla sua comunità, il Cardinale ha esortato a tenere sempre uno sguardo e un atteggiamento di ringraziamento nei confronti di Dio, Signore della storia, perchè "i piani di Dio non sono i nostri piani, ma crediamo e sappiamo che Lui è buono, che la sua misericordia dura per sempre". E, ha aggiunto il Card. Tagle, come Cristo ha ringraziato il Padre, donando tutto se stesso, così "ogni battezzato, come atto di ringraziamento, è chiamato a donare il suo corpo e il suo sangue". Alle parole del cardinale hanno fatto eco quelle del Vescovo ausiliare di Manila, Broderick Pabillo che, esprimendo sentimenti comuni, ha detto: "Ci sentiamo privilegiati di aver avuto per otto anni un Pastore che ha compiuto ogni sforzo e si è donato senza riserve per essere sempre al servizio della sua comunità. Negli ultimi anni, nonostante gli impegni di carattere internazionale, si è fatto sempre presente, non mancando mai di stare in mezzo a noi. Gli siamo grati e lo accompagneremo con la nostra preghiera". La celebrazione si è conclusa con un atto di affidamento, in cui il popolo ha imposto le mani e ha pregato per il Cardinale, ringraziandolo per "aver mostrato con la sua vita la compassione di Dio". "Siamo da un lato tristi perchè il card. Tagle ci mancherà. è entrato nel cuore di tutti. Ma siamo coscienti che egli rappresenta un dono che la Chiese nelle Filippine fa alla Chiesa universale", nota a Fides il vescovo di Novaliches, mons. Roberto O. Gaa, ex Rettore dell’Holy Apostles Senior Seminary della arcidiocesi di Manila. "Abbiamo emozioni contrastanti: l' eredità più bella è la sua umiltà e prossimità: è stato davvero un Buon Pastore per noi", dice Sharon, cattolica impegnata in una parrocchia dl territorio. "Si è davvero preso cura di noi con amore" conclude p. Abos, anziano prete di Manila. Il Card. Tagle lascia una diocesi fiorente con circa 600 preti, tra diocesani e religiosi, ben oltre 700 suore, oltre 400 catechisti. (PA) (Agenzia Fides 28/1/2020) | |||
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AMERICA/EL SALVADOR - La Chiesa indice l’Anno Giubilare dei Martiri a 40 anni dal martirio di San Oscar Romero | |||
San Salvador (Agenzia Fides) – "Il martirio è la più grande testimonianza di fede, perché riproduce fedelmente Cristo, dando la propria vita in modo che gli altri possano avere la vita in abbondanza" (cfr Gv 10,10), sottolinea il messaggio della Conferenza Episcopale di El Salvador, in preparazione dell’Anno Giubilare dei Martiri, a 40 anni dal Martirio di San Oscar Arnulfo Romero. Nel messaggio sono indicate le date nelle quali verranno celebrati i martiri nazionali: 12 marzo, 43esimo anniversario del martirio di p. Rutilio Grande; 24 marzo, 40esimo Anniversario del martirio di San Oscar Arnulfo Romero; 14 giugno, 40esimo Anniversario del martirio di p. Cosme Spessotto. Seguirà il 31 luglio, 1 e 2 agosto, il grande Pellegrinaggio a Ciudad Barrios, città natale di San Oscar Arnulfo Romero, e il Congresso nazionale sui martiri. "I martiri hanno dato la vita e ci accompagnano nel nostro pellegrinaggio di fede. Vogliamo sentire la loro voce e allo stesso tempo vogliamo riecheggiare quella voce. Pertanto, e nella nostra qualità di pastori, chiediamo rispettosamente all'Assemblea parlamentare di promulgare un'autentica "Legge di Riconciliazione Nazionale" per rendere giustizia alle vittime, conoscere la verità e definire un risarcimento" affermano i Vescovi. Nel chiedere giustizia a favore della popolazione, i Vescovi domandano anche “un nuovo sistema d'assistenza per i pensionati” e l'approvazione in modo definitivo della "Legge Generale sull’acqua", che assicuri a tutti cittadini salvadoregni il diritto all'acqua. "L'acqua è un bene pubblico, quindi deve essere amministrata solo dallo Stato" scrivono i Vescovi che invitano la popolazione “a fare uso del proprio diritto alla partecipazione democratica e a far sentire la propria voce sui social network, inviando il maggior numero possibile di messaggi ai deputati, chiedendo che, conformemente al loro mandato costituzionale, legiferino su ciascuno dei punti indicati, a favore delle persone che li hanno eletti e in difesa dei diritti dei più poveri”. Infine i Vescovi esprimono solidarietà ai migranti e chiedono il rispetto dei loro diritti. (CE) (Agenzia Fides, 28/01/2020) |
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
martedì 28 gennaio 2020
Agenzia Fides 28 gennaio 2020
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