SAN GIORGIO DI NOGARO
Ultimo consiglio comunale dell’era Roberto Mattiussi (sindaco dimissionario), mercoledì pomeriggio a San Giorgio di Nogaro, dove è predominato il fair play non solo tra maggioranza e minoranza, ma anche tra il gruppo di governo di “Mattiussi sindaco” e gli ex colleghi di “Cambiamento responsabile”.
Da ieri si può dire che la campagna elettorale è ufficialmente aperta, anche se ad oggi c’è un unico candidato alla poltrona di sindaco, Pietro Del Frate, “assente ingiustificato” al Consiglio. Assenti “giustificati” i consiglieri di maggioranza Luigi Barbana, Leonardo Butà, e l’assessore esterno al Bilancio Martina Fasan, e i consiglieri di opposizione di “Città futura” Davide Bonetto e Cristina Pittis.
È stata anche la serata degli addii. Il Consiglio ha infatti salutato la segretaria a scavalco (operativa nel Comune di Latisana dal 1 luglio) Luisa Cantarutti, che ha ringraziato e ha rimarcato di essersi trovata bene a San Giorgio. Si è dunque messa la parola fine a una situazione difficile e travagliata che aveva portato il sindaco Mattiussi alle dimissioni. La discussione in aula dei punti all’ordine del giorno ha visto una partecipazione costruttiva da parte di tutti che come ha rimarcato alla fine il vicesindaco facente funzioni, Massimo Vocchini, «è stato propositiva e collaborativa. Ringrazio i consiglieri di minoranza Daniela Corso, Daniele Salvador e Mauro Perfetti per il senso di responsabilità dimostrato». Tra i vari punti è stata approvata la variazione di bilancio, per circa 300 mila euro, che prevede interventi legati alla pandemia, come la previsione di istituire un terzo scuolabus (14 mila euro), i buoni pasto (31 mila euro), e le emergenze Covid (23 mila euro). Altri 70 mila euro provenienti dal ministero dell’Ambiente per l’efficientamento energetico verranno utilizzati per interventi alla scuola dell’infanzia “Primi Passi”. È stata approvata con l’astensione del gruppo di opposizione “San Giorgio al centro – Uniti per San Giorgio”, la variante 51 al Piano operativo comunale che permetterà all’azienda Nunki Steel di ampliare la produzione con la previsione di un ritorno occupazionale attorno alle 30 persone. —
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