III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)
Antifona d'ingresso
Quando mostrerò la mia santità in voi,
vi radunerò da ogni terra; vi aspergerò con acqua pura
e sarete purificati da tutte le vostre impurità
e metterò dentro di voi uno spirito nuovo.
(Cf. Ez 36,23-26)
Colletta
Signore nostro Dio,
che riconduci i cuori dei tuoi fedeli
all’accoglienza di tutte le tue parole,
donaci la sapienza della croce,
perché in Cristo tuo Figlio
diventiamo tempio vivo del tuo amore.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Es 20,1-17)
La legge fu data per mezzo di Mosè.
Dal libro dell’Èsodo
In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo
Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto
è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti
prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio,
sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e
alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà
fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei
comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non
lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai
ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo
Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo
schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso
di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e
quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha
benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che
il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo,
né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna
cosa che appartenga al tuo prossimo».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: Signore, tu hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
SECONDA LETTURA (1Cor 1,22-25)
Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per coloro che
sono chiamati, sapienza di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece
annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani;
ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio
e sapienza di Dio.
Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è
debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
VANGELO (Gv 2,13-25)
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere
+ Dal Vangelo
secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio
gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora
fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e
i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai
venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della
casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta
scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per
fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre
giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato
costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli
parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i
segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di
loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza
sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, uniamo i cuori e le voci, affinché le nostre preghiere
giungano, come il grido del povero, fino al trono di Dio.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascolta, Padre, la voce dei tuoi figli.
1. Per la Chiesa, donata al mondo quale sacramento di salvezza: sia per tutti
gli uomini, bisognosi di perdono, segno e strumento di riconciliazione con Dio
e con i fratelli. Preghiamo.
2. Per i ministri del Vangelo, chiamati a seguire Cristo con fedeltà: siano
sempre animati da sincero amore, per affrontare con coraggio ogni avversità.
Preghiamo.
3. Per i catecumeni che riceveranno i sacramenti nella Veglia Pasquale: la loro
presenza ravvivi in tutti noi la gratitudine per il dono della fede. Preghiamo.
4. Per tutti coloro che soffrono e attendono consolazione: trovino conforto
nella fede e nella carità fraterna e sperimentino così la tenerezza del Padre.
Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti intorno all’altare: possiamo attingere dall’Eucaristia
la grazia che alimenta e rinvigorisce il nostro cammino verso la Pasqua.
Preghiamo.
O Padre che hai cura dei deboli, rivolgi a noi il tuo sguardo misericordioso,
perché, ricolmi di speranza per la morte redentrice del tuo Figlio, innalziamo
a te il canto della riconoscenza e della lode. Per Cristo nostro Signore.
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