COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
SECONDA MESSA
«Saranno riunite davanti a lui tutte le genti»
LITURGIA DELLA PAROLA
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G –
Il Signore eliminerà la morte per sempre.
Dal libro del profeta Isaia
In quel giorno, il Signore degli eserciti preparerà su questo monte un banchetto per tutti i popoli.
Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 24
Chi spera in te, Signore, non resta deluso.
Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Allevia le angosce del mio cuore,
liberami dagli affanni.
Vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.
Proteggimi, dammi salvezza;
al tuo riparo io non sia deluso.
Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
Seconda Lettura Rm 8,14-23
Aspettiamo la redenzione del nostro corpo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Io ritengo infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità — non per suo volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa — e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Canto al Vangelo Cf Mt 25,34
Alleluia, alleluia.
Venite benedetti del Padre mio,
ricevete il regno preparato per voi fin dall’origine del mondo.
Alleluia.
Vangelo Mt 25,31-46
Venite, benedetti del Padre mio.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
PREGHIERA DEI FEDELI
C – Nella comunione dì speranza e di carità che neppure la morte può spezzare, celebriamo il ricordo di tutti i defunti, e innalziamo a Dio, con umiltà e fiducia, le nostre suppliche.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
O Dio dei vivi e dei morti, ascoltaci.
- Dio della pace, accogli nel beato riposo del tuo Regno i nostri fratelli, che in questo mondo hanno sostenuto l’arduo combattimento della fede. Preghiamo.
- O Dio, gloria degli umili e premio dei giusti, dona ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi che hanno svolto il loro ministero in mezzo a noi, la pienezza della vita e la gioia promessa ai tuoi servi fedeli. Preghiamo.
- Padre immensamente buono, non lasciare che alcuno perisca di coloro che hai affidato al Cristo buon pastore, perché li raduni nei pascoli eterni. Preghiamo.
- Dio della vita, donaci il senso cristiano del vivere e del morire e la certezza che nel momento della morte entreremo nella verità tutta intera. Preghiamo.
- Dio di infinita misericordia, per la preghiera universale della tua Chiesa, abbi pietà di tutti coloro che sono morti senza il conforto della fede. Preghiamo.
C - Signore, nostro principio e nostro fine, consola le fatiche del nostro pellegrinaggio terreno con la serena certezza di essere sempre in comunione di spirito con i nostri cari defunti, nell’attesa di incontrarci tutti in cielo. Per Cristo nostro Signore. T - Amen.
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